FLUSSI D’INCOSCIENZA

di Leonardo Loreti, Simone Pentimone e Giacomo Pirotta

Il tema al centro del nostro progetto è la perdita del controllo da un punto di vista mentale; in seguito ad alcune ricerche abbiamo appreso quanto spesso quest’ultima possa manifestarsi come conseguenza di alcune patologie psichiche quali derealizzazione e depersonalizzazione.

Entrambe rientrano all’interno del gruppo delle patologie dissociative e spesso possono essere diagnosticate contemporaneamente. Possono essere il frutto di un trauma così come di un eccessivo uso di sostanze stupefacenti.
Nella derealizzazione si prova un senso di distacco angosciante dalla realtà, la quale viene percepita come irriconoscibile; la depersonalizzazione invece produce un senso di distacco dal proprio corpo che sembra diventare solo una gabbia che vincola il vero io del soggetto. Una delle cose che si prova quando si è affetti da una di queste patologie è la soffocante sensazione di perdere il controllo della propria vita. 

Attraverso la condivisione della propria esperienza da parte di uno dei membri del gruppo e l’utlilizzo della musica rap (che a sua volta è caratterizzata fin dalle origini da una stretta relazione con il concetto di controllo in generale) che accomuna tutti noi, abbiamo scritto e registrato una traccia che rievochi e suggerisca le sensazioni legate a certi tipi di disturbi psichici.

Giacomo: 4 schiaffi di sorrisi fermano una lacrima / La voce è apatica come un gatto che miagola / La voce è apatica come un gatto che miagola / La mente viaggia verso narnia mentro io verso una lacrima il calice di fuoco brucia e qua nessuno biasima / Gira la testa come dopo una festA / Il tempo arresta le persona senza fretta una fetta di torta quel che mi aspetta / Ma qua nessuno ti aspetta e la delusione è più esperta e il tuo cuore si spezza / Viaggi lucidi e mi sento poco lucido / Non parlo con gli stupidi / A meno che non sia un pubblico / non pubblico sui social / Il tuo commento è futile / Sono un profilo unicO / Tu sei un profilo pubblico. 

Simone: C’ho l’ansia che mi cerca ma sai ho chiuso quella porta a chiave / La mente contorta vuole sconfinare / E sento i brividi, confini impercebili / Se la provi poi non vivi e ti risvegli vegetale / Ma non sono pazzo, c’è chi mi crede tale / Ho visto l’universo ripiegarsi sopra queste strade / E gli edifici sono gracili / Se l’ascolti t’inasprisci, senti voci nella testa prima che t’ impanichi / Faccio viaggi, è un tot che non fumo canne / Riflessioni si così profonde che sprofondi nella psiche / Le emozioni che si fondono senza identificarle / Ma nessuno ti capisce, no. 

Leonardo: Sono Sono solo si seduto sul letto / Vedevo me riflesso dentro uno specchio / ERA nel mio verso / accopo spi rifletto / non capisco che è successo / Riparte riperdo il controllo / mi trovo solo nel mondo / Sordo non sento che ho attorno / Cieco non vedo la luce /Voce la sento a rimbombo / Finisco e mi trovo sconvolto / Cervello contorto controllo remoto / esso cattura attenzione / mi sento diverso fra da tutte ste PERSONE / cervello che è contorto mentre schiaccia la pressione perdo il controllo sarà la derealizzazione boy.