In the end we are just dead bees
Marta Pisano
Le modificazioni dell’ambiente esterno o gli impulsi interni innescano precise sensazioni somatiche e reazioni neurovegetative, conosciute come le emozioni. Se le emozioni persistono, si instaurano gli stati d’animo che possono tramutarsi in sentimenti, fenomeni psichici coscienti dovuti a fattori di ordine culturale, morale, affettivo, intellettuale, che colorano emotivamente le percezioni e influenzano il comportamento. chiusa in una cella a svolgere il mio compito giornaliero. Quindi, partendo da questa mia sensazione ho voluto intraprendere un percorso etologico, biologico ed infine fotografico
Molteplici studi hanno rivelato come l’organizzazione interna di alcune comunità animali può eguagliare e persino superare quella umana, soprattutto le specie apidee. Le api infatti si sono evolute dalle vespe e sono tra gli esseri viventi meglio strutturati. Ognuna, infatti, ha un compito specifico che viene portato a termine senza esitazione. In questo periodo dove la nostra vita è stata afflitta da una monotona routine, ho notato che quello che svolgevo ogni giorno era simile al percorso vitale di una piccola creatura in un mondo gigantesco che non potevo esplorare: mi sono vista ape operaia chiusa in una cella a svolgere il mio compito giornaliero. Quindi, partendo da questa mia sensazione ho voluto intraprendere un percorso etologico, biologico ed infine fotografico
Dalla mia recente esperienza ho capito che puoi capire il comportamento e le caratteristiche comuni delle api se riesci ad avvicinarti a loro. Le api da miele sono note per vivere in colonie ben organizzate, queste creature sociali preferiscono vivere in colonie , che in genere sono costituite da un gran numero di api da 5.000 a 80000, come studenti in una classe e persone in una città
Il fatto interessante è che le api usano sostanze chimiche chiamate feromoni per la comunicazione, cosa a cui noi umani dobbiamo ricorrere con un mezzo tecnologico, la connessione wireless.
ASPETTO ETOLOGICO
Ad un primo sguardo le api da miele potrebbero sembrare dei piccoli robot creati dalla natura per essere
un esempio esemplare di efficienza, organizzazione e spirito di sacrificio.
In realtà, anche questi insetti hanno le loro imperfezioni: la loro danza è confusa e approssimativa,
quando hanno fame perdono ogni controllo e, secondo uno studio recente, le api operaie hanno
personalità ben distinte
Alexander Walton e Amy Toth, ecologisti dell’Università statale dell’Iowa, spiegano come un qualsiasi animale debba soddisfare tre condizioni prima che lo si possa considerare in possesso di una propriapersonalità:
- per prima cosa i singoli membri di una stessa specie devono mostrare differenze comportamentali che si protraggono nel tempo;
- a seguire, è necessario che queste differenze di comportamento vengano a galla anche in contesti diversi;
- infine, dovrebbe essere riscontrabile una preferenza verso determinate attività rispetto ad altre, e questa preferenza sarebbe legata al “carattere” dell’ape.
I ricercatori hanno testato le loro ipotesi mettendo le api operaie in alcune gabbie. Il contesto era artificiale, ma ha comunque permesso agli scienziati di seguire da vicino il comportamento di ogni singola ape. In un’arnia, i compiti assegnati alle api operaie variano in base all’età, passando da mansioni come attività di pulizia, costruzione e cura delle api più giovani, a mansioni che si svolgono all’esterno, come la ricerca di cibo e la protezione dell’arnia. Per questo motivo, le api in questo esperimento avevano tutte la stessa età, così da eliminare le variazioni di comportamento legate ai diversi stadi della vita dell’ape operaia. I ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti a giorni alterni.
In un test, hanno introdotto del feromone mandibolare della regina nelle gabbie. Quando l’ape regina produce questo feromone, le api operaie si mobilitano per fornirle cibo e attenzioni. Similmente, in un altro test è stato usato il feromone di allarme, il quale viene rilasciato dalle api quando la
colonia è sotto attacco. In un terzo test, gli scienziati hanno inserito nelle gabbie un’ape non appartenente alla stessa colonia, la quale sarebbe stata percepita come un intruso I ricercatori hanno osservato le reazioni delle singole api, che variavano dal toccare le sostanze introdotte nelle gabbie con le antenne all’attaccare le api intruse o perfino le proprie compagne. È risultato chiaro che ogni ape adottava i comportamenti più in linea con il proprio temperamento, dunque la prima condizione per determinare la personalità negli animali è stata soddisfatta.
Per valutare la terza condizione di personalità, i ricercatori hanno osservato le api in un’arnia vera e propria. Nonostante le limitazioni del contesto, i ricercatori hanno cercato di monitorare tutta una serie di comportamenti delle singole api quali le attività di pulizia, la danza, la guardia dell’arnia, la ricerca di polline e il prendersi cura della regina. Ne è risultata una coerenza tra alcune serie di comportamenti: alcune api erano meglio disposte verso i compiti che richiedevano l’interazione con le altre api, mentre altre preferivano le mansioni individuali.
Nel complesso gli autori dello studio sostengono che le api da miele abbiano tutti gli elementi caratteristici che determinano la personalità. Tuttavia i cambiamenti di ruolo dovuti all’età potrebbero determinare in misura maggiore il modo di agire delle singole api.
Non c’è dubbio che a livello comunitario, stiamo parlando di una specie altamente sviluppata, una delle principali caratteristiche delle api è che sono esseri eusociali. Ciò significa che vivono in società